sabato 14 settembre 2013

Al rientro un decalogo anti stress.Sonno e ottimismo per ripartire alla grande

Le vacanze sono appena finite, siamo in città da pochi giorni soltanto e già ci sentiamo stanchi e stressati. Possibile che sia solo colpa del "logorio della vita moderna"? La realtà che ci troviamo ad affrontare non è sicuramente delle più rosse, eppure sfuggire allo stress da rientro è possibile e alla portata di tutti. Basta non abbandonarsi a troppo scontento e seguire alcune semplici regole per ammorbidire l'impatto con la vita quotidiana, alla quale purtroppo o per fortuna ci eravamo un po' disabituati durante le vacanze. 


Intanto, sottolineiamo un dato di fatto: il rientro al lavoro dopo un periodo di vacanza è effettivamente un momento delicato. Si tratta però di un impatto che genera una sorta di disagio e di malessere, non una patologia, ed è più facile caderne vittima se abbiamo una vacanza lunga. La cosiddetta "sindrome da rientro" coinvolge un gruppo nutrito di persone, secondo le stime degli esperti circa 6 milioni di persone. Se dunque provate sintomi come ansia, insonnia, nervosismo, spossatezza e perfino un leggero senso di depressione, consolatevi almeno pensando che siete in buona compagnia. Quali sono le cause?  Come spiega il primario neurologo dell'Irccs San Raffaele Pisana di Roma, Piero Barbanti, "fisiologicamente tendiamo a tracciare una linea tra un passato trionfale, quello del periodo vacanziero, e un futuro problematico e conflittuale, quello del rientro al lavoro. Si tratta di una linea che va in picchiata, da un trionfo a un declino, e che rappresenta solo la nostra paura e le nostre ansie". 
 
Eppure, non c'è niente di particolarmente strano. Lo stress, infatti, ricorda lo specialista, "è la risposta neuroendocrina attivata dal sistema nervoso una volta che il cervello ha stabilito di trovarsi di fronte a una situazione di pericolo. Questa risposta attiva manifestazioni fisiche come tensione muscolari e tachicardia, che agli albori dell'evoluzione della specie umana erano utili all'uomo per prepararsi alla lotta fisica. Oggi, che non dobbiamo più lottare con animali feroci e non corriamo come allora pericolo di vita, il cervello attiva ugualmente lo stato d'allerta, stavolta per problemi con il partner, con il capo o per problemi di lavoro".


Per sfuggire allo stress da rientro, assicura l'esperto, basta seguire semplici regole, ad esempio curando il sonno e l'alimentazione, e conservando alcune buone abitudini tipiche delle vacanze, ad esempio trascorrendo la pausa pranzo all'aria aperta, regalandosi alla sera un bagno caldo rilassante e lasciando tassativamente fuori dalla camera da letto i gadget tecnologici, in primo luogo computer e cellulari. 
 
IL DECALOGO ANTISTRESS:
1) Dormire a lungo e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Se si soffre di insonnia ci si può aiutare con un bagno caldo la sera o con una tisana.
2) Abituarsi con gradualità ai ritmi e al clima cittadino, evitando se possibile di immergersi immediatamente nel vortice del lavoro  
3) Fare movimento, soprattutto se le vacanze sono state "attive". L'attività fisica infatti aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio.
4) Seguire un'alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d'uva, ad esempio, può essere un valido aiuto all'umore.
5) Esporsi il più possibile alla luce solare. Il passaggio dal sole della  spiaggia alla luce artificiale dell'ufficio contribuisce a mettere sotto stress il corpo e la mente. Se è possibile trascorrere la pausa pranzo all'aria aperta.
6) Essere ottimisti. Concentrarsi su pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e contribuisce a spostare l'attenzione su quello che desideriamo e sulle nostre capacità.
7) Durante il lavoro, prendersi delle pause frequenti (per chi lavora al computer servono almeno 15 minuti ogni due ore) per riattivare la circolazione e riposare gli occhi.
8) Niente tecnologia a letto. Non tenere nella stanza dove si dorme né computer, né cellulare, né televisione: il cervello deve associare la camera da letto al momento del sonno, non percepirla come un "prolungamento" del salotto.
9) Gradualità anche per i piccoli, nel ritorno a scuola. Dopo tre mesi di vacanza, il bambino deve avere il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrerà seduto.
10) Concedersi un weekend di relax. Finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana.

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