domenica 15 settembre 2013

Guarda il tuo viso e massaggialo

Arriva dall’Oriente, è veloce, efficace e soprattutto fai da te. L’auto-massaggio del viso cura il corpo e la mente. 

 La saggezza e il rigore sono orientali, la velocità e la praticità di esecuzione assolutamente occidentali. Stiamo parlando della riflessologia facciale, “dien Cham”, un’antica tecnica vietnamita, da poco riscoperta In Francia e ancora quasi inedita in Italia, che lavora sui canali di energia e il sistema nervoso che scorrono lungo il viso. A esportarla è stato il medico vietnamita Nhuan Le Quang, il terapeuta estremo orientale che ha raccolto e riorganizzato le antiche mappe dei guaritori. Il punto di forza di questo metodo? Lo puoi utilizzare anche quando sei in ufficio o in coda a un semaforo: è un’autocura di pronto intervento particolarmente efficace per la gestione di quei disturbi che quotidianamente ci affliggono come l’emicrania e il nervosismo. Vediamo con esempi più nel dettaglio di cosa si tratta.

Come funziona
  Secondo la riflessologia facciale il viso rappresenta un uomo in piedi: tra la fronte e il mento c’è la mappa dell’intero corpo. La parte bassa del volto – mento, mandibola, bocca corrisponde alla parte inferiore del corpo: gambe, organi, genitali, area intestinale e reni. La parte mediana – naso, zigomi – riflette lo stomaco, il fegato, il pancreas, i bronchi. La parte alta è collegata a gola e testa. «Più nel dettaglio nella zona intorno agli occhi si trovano i punti riflessi della gola, quelli del volto vero e proprio fino alle tempie sono sulle tempie, quelli dell’area cerebrale, che è anche luogo delle emozioni e della concentrazione, sono presenti sulla fronte. Diversamente dalle altre mappe di riflessologia (quelle piedi e mani), la facciale prevede per ogni organo più punti di corrispondenza. Questo è un vantaggio per la terapia», spiega il naturopata Rudy Lanza,. Stimolando un maggior numero di recettori si attivano più sostanze analgesiche e antinfiammatorie come la serotonina e le endorfine che accelerano la riduzione del dolore. «Il suo principio è la biostimolazione: la riflessologia facciale intende per squilibrio una minore conducibilità energetica che va integrata con la sollecitazione di punti precisi. Questo input vibrazionale viene effettuato esercitando una pressione con una piccola punta d’acciaio arrotondata o con la nocca dell’indice piegato», dice Lanza. Nota bene: per “dien’ cham” tutto è simmetrico, gli organi situati a destra si ritrovano sul lato destro del volto e lo stesso vale per quelli a sinistra. Anche per i mancini non c’è inversione: la comunicazione elettrica rispetta questo ordine.
Auto-diagnosi
Il volto non è una cartina al tornasole, nel senso che non sempre rivela immediatamente i problemi del corpo. «Talvolta è possibile notare un colorito più pallido, una mancanza di tono, una riga di troppo nella zona che corrisponde alla parte in sofferenza. Può capitare che profonde rughe tra gli occhi siano indicative di una disfunzione epatica, a volte palpebre di colore scuro possono rivelare reni deboli, guance rosse potrebbero segnalare problemi di circolazione», aggiunge Lanza. Ma non è il caso di affidarsi solo a questi segnali: è bene sentire da che punto arriva il dolore e seguire la mappa per esercitare le corrette pressioni sui punti riflessi.

La seduta fai da te
Dopo aver osservato il viso e stabilito quali sono i punti da trattare ecco come procedere. Inizia la seduta esercitando brevi pressioni di tre-quattro secondi sotto le tempie, ricche di terminazioni nervose, poi passa ai punti veri e propri. Esercita su ognuno una pressione con la nocca dell'indice piegato (vanno bene anche una biro o una punta arrotondata) e immagina di bussare a una porta. Esercita una pressione avanti e indietro su ciascun punto per 10-20 secondi, sia in diagonale (come quando vogliamo cancellare con la gomma) che a cerchio (in senso orario). Non si deve esitare a ripetere la pressione 2 o 3 volte se il dolore persiste. Si può iniziare da qualsiasi punto indicato per un dato caso, ma è d'obbligo seguire il protocollo anche in fase di chiusura della seduta che va conclusa sollecitando le terminazioni nervose che si trovano sotto le tempie davanti all’orecchio.

Gestire problemi spiccioli
Per cancellare la stanchezza del viso e migliorare il colorito e distendere le piccole rughe, prova di primo mattino questo massaggio: posa le mani ai due lati del naso; spingi verso l’alto, facendo scivolare il medio verso la radice del naso, poi sulla parte centrale della fronte, fino all’attaccatura dei capelli. Scendi ai due lati della testa, massaggia le orecchie fino a scaldarle, riunisci quindi i palmi sul mento. Ripeti 10 volte, con un movimento continuo e una pressione delle dita ferma e sostenuta. Se hai difficoltà di concentrazione esercita pressioni sulle piccole bozze che si trovano a metà sopracciglia. Nel caso di mal di testa stimola le tempie e i punti che trovi sulla linea immaginaria che scorre da sinistra a destra a metà della fronte. Se ti senti tesissima sollecita i punti dove nascono le sopracciglia verso il naso. Un mal di pancia ti lascia senza respiro? Esercita pressioni sull’area sopra il labbro superiore, a metà fra il naso e il labbro stesso. Quando ad affliggerti è la sciatica, sollecita a sinistra o a destra (a seconda che il dolore ti abbia colpito a destra o a sinistra) i due o tre punti che trovi ai lati del mento.

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