domenica 15 settembre 2013

Onicomicosi: insidie per le nostre unghie

Le infezioni fungine delle unghie, che i medici chiamano onicomicosi, sono i problemi più frequenti che potrebbero colpire le estremità di mani e piedi. Secondo l’osservatorio nazionale sulle onicomicosi colpiscono il 16,1% della popolazione dai 45 anni ai 65 anni e il 20,7% degli ultra sessantenni. Danneggiano prevalentemente i piedi e soprattutto primo e secondo dito. Non sono certo pericolose ma è bene non prenderle sottogamba. Basta rivolgersi al proprio farmacista di fiducia per ricevere consigli appropriati e giusti rimedi. Un trattamento non tempestivo potrebbe rendere la onicopatia non solo brutta a vedersi ma anche difficile da debellare. Oggi infatti esistono soluzioni veloci contro tutto ciò. 

Le unghie: bersaglio sensibile
Le unghie sono un annesso cutaneo e la loro funzione è quella di proteggere l’epitelio delle falangi distali delle dita di mani e piedi e le terminazioni nervose digitali. In esse possiamo distinguere 3 strati di cheratociti addensati (strato dorsale, strato intermedio e strato profondo). La micosi delle unghie si verifica quando un fungo si insidia su una singola unghia o su più unghie contemporaneamente. I responsabili di tutto questo vivono negli ambienti caldi e umidi, come docce, piscine e palestre. Sono in grado di penetrare nella pelle attraverso piccolissimi tagli o attraverso separazioni tra l’unghia e il letto ungueale. Solitamente l’infezione avrà inizio dai margini laterali dell’unghia e il naturale colore roseo darà posto a toni opachi di bianco-giallastro con annessa fragilità e unghie dolenti. Se non presa in tempo si osserverà uno scollamento dell’unghia dal letto ungueale (onicolisi) ed una ipercheratosi reattiva subungueale con ispessimento della lamina. Sembrano esserci dei fattori predisponenti per lo sviluppo della patologia quale il diabete, micosi passate, alluce valgo, patologie vascolari e dermatite atopica. 

Chi sono i responsabili?
Esistono due principali classi di funghi che possono causare le micosi ungueali:
  • I funghi filamentosi: i più comuni patogeni delle unghie.In particolare sono tre le specie coinvolte, trychophyton rubrum (85%), trychophyton mentagrophyton (12%), Epidermophyton floccosum (3%). Queste specie sono in grado di attaccare e digerire la cheratina.
  • I lieviti e in particolare la Candida albicans. Caratteristica di questa infezione è una deformazione a cucchiaio dell’unghia. Si è riscontrato che nei diabetici è la causa principale dell’onicopatia.
La prevenzione: la migliore arma
  • Attenzione all’igiene quotidiana dei vostri piedi: basterà pulirli ogni giorno facendo attenzione ad asciugarli perfettamente soprattutto fra un dito e l’altro
  • Utilizza un talco in polvere, ottimo rimedio per assorbire il sudore. Ricorda infatti che i piedi, che stanno quasi tutto il giorno nelle scarpe, sono più esposti al caldo-umido e quindi alle infezioni. Non dimentichiamo inoltre che nelle unghie del piede la circolazione è minore come minori saranno quindi le difese immunitarie che potranno giungere
  • No alle scarpe strette: non permetteranno la traspirazione e tendono a far avvicinare le dita del piede comportando un’eventuale trasmissione fra unghie diverse
  • Utilizzate solo calze di cotone ben pulite e ,se necessario, calze di cotone con fibre di argento. Gli ioni rilasciati da queste impediscono la crescita e la proliferazione di funghi e batteri
  • Non camminate mai a piedi nudi in luoghi come palestre, piscine, docce, impianti sportivi e mare. Sono ambienti le cui condizioni favoriscono la proliferazione stessa dei funghi. È bene dunque usare, dopo aver frequentato questi luoghi, bagnodoccia specifici. Ne esistono diversi in commercio e sono tutti caratterizzati da un pH 4 e da agenti quali Triclosan (attività antibatterica), acido undecilenico (azione antimicotica) e acido lattico (azione pH regolatrice)
  • Tagliate bene le vostre unghie: Il taglio scorretto potrebbe aumentare la probabilità di infezione
  • Disinfetta gli strumenti che usi per la manicure e la pedicure.

E se venissero attaccate?
Niente paura ma solo tanta pazienza. È risaputo infatti che per debellare del tutto l’infezione occorrerà del tempo. A seconda del caso è anche necessario abbinare diverse cure. Possiamo infatti intraprendere una terapia sistemica che prevede l’uso di antimicotici per via orale associata a trattamenti topici (locale). La terapia con antimicotici per os (via orale) è necessaria se l’infezione è estesa e dura da tempo. Inoltre determinate patologie, come il diabete, non prevedono l’uso di trattamenti topici. Questa terapia verrà data dal vostro medico curante ma da sola non servirà. Di grande utilità si sono mostrate infatti le associazioni con altri rimedi. Perfetto sarebbe dunque integrare con dei trattamenti locali o iniziare proprio da questi se l’infezione è solo all’inizio.

La natura viene in aiuto
Nel trattamento locale è propedeutica l’asportazione e la riduzione dell’unghia in eccesso effettuata da personale specializzato. Fatto ciò è possibile rifarsi alla fitoterapia topica. Ottimo rimedio è l’olio essenziale di malaleuca alternifolia. Basterà l’applicazione di poche gocce due volte al giorno per avere dei risultati in breve tempo. Altro rimedio che ci viene dato dalla natura è l’estratto dei semi di pompelmo, vista la sua importante azione antimicotica. In commercio esiste sotto diverse forme. Si può anche ricorrere all’omeopatia: rimedi utilissimi nel caso di micosi ungueale sono l’antimonium crudum 7 CH e la silicea 5 CH. Possiamo inoltre rafforzare il nostro sistema immunitario utizzando gli oligoelementi oro-rame-argento e manganese e rame potenziando al meglio la nostra difesa. Si può altresì consigliare una terapia topica a base di urea. Essa è infatti una sostanza con effetto idratante, cheratolitico e funge da veicolo per facilitare la penetrazione di altre sostanze causando potenziamento terapeutico. Esistono anche degli smalti antimicotici che devono essere applicati sia sull’unghia infetta che sulla pelle circostante. I più comuni sono quelli a base di tioconazolo o amorolfina. Ricordatevi inoltre che ogni trattamento prevede l’utilizzo di un detergente a pH acido fondamentale per ottenere il massimo risultato. In commercio sono davvero diversi i prodotti che possiamo usare e solo il consiglio accurato del vostro medico e del vostro farmacista di fiducia potrà aiutarvi nella giusta scelta.

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